Alluce Valgo

L’alluce valgo è sicuramente la patologia più frequente a carico dell’avampiede e il suo insorgere crea numerosi problemi sia di deambulazione sia di postura, oltre a problematiche alimentari come il deposito di acidi urici. In presenza di alluce valgo il primo metatarso e l’alluce non sono più allineati ma formano tra loro il cosiddetto angolo di valgismo, da cui prende nome la deformità. In maniera piuttosto colorita i pazienti indicano questa patologia del piede con il termine di “nocetta” o “cipolla”, in quanto la prominenza della testa del primo metatarso si modifica ingrossandosi.

L’alluce valgo è una deformità del primo dito del piede, caratterizzata dalla deviazione all’interno del primo osso metatarsale e all’esterno del primo dito, che crea un’angolazione patologica dell’alluce con conseguente arrossamento e un’infiammazione a livello della testa del primo metatarso.

Cause dell’alluce valgo

Le cause che determinano l’insorgenza della patologia sono varie. Si tratta di un’affezione spesso collegata a predisposizione familiare, ma anche a una cattiva alimentazione.

Per quanto riguarda il mondo sportivo, una delle cause può essere una scarpa troppo stretta nella zona metatarsale.

Chi colpisce l’alluce valgo?

L’alluce valgo colpisce molto più le donne che gli uomini per ragioni legate alla differenza di assetto ormonale, a una carenza di attività sportiva costante e al tipo di calzatura utilizzata: l’uso di scarpe strette e con il tacco ne favorisce l’insorgenza, in quanto aumenta l’attrito in corrispondenza della testa del primo metatarso.

Questa patologia può rimanere asintomatica per lungo tempo, per scatenarsi in concomitanza con l’uso di scarpe troppo strette o con una corsa prolungata. In alcuni casi i sintomi aumentano di intensità fino a determinare serie difficoltà nel calzare scarpe comuni e limitando la deambulazione.

Cause di una problematica non curata

Se queste problematiche persistono a lungo, possono finire col causare altre patologie del piede, come il dito a martello, o le metatarsalgie, che vanno incontro a un’evoluzione peggiorativa.

In molti casi le conseguenze di un alluce valgo non curato possono condurre a un aggravamento della sintomatologia dolorosa e a problemi legati a un cattivo appoggio del piede, come squilibri posturali a loro volta forieri di problemi a carico della colona vertebrale o delle articolazioni di caviglia, ginocchio e anca, che possono costringere a una sospensione per un lungo periodo dell’attività sportiva.

Quando l’alluce valgo presenta una modica deviazione, e non è accompagnato da severo dolore, è possibile intraprendere il trattamento conservativo allo scopo di rallentare e limitare il decorso della deformazione, migliorando da subito la qualità di vita del paziente. Questi trattamenti consistono nell’utilizzo di scarpe idonee e comode, che non creino arrossamento, dolore e infiammazione a livello dell’esostosi laterale o nell’utilizzo di cappucci in silicone per tenere separate le dita e ammortizzare lo sfregamento dell’alluce contro la calzatura.

Sebbene questi piccoli accorgimenti siano utili e permettano di rallentare l’evoluzione peggiorativa dell’alluce, dobbiamo lavorare molto sulla ginnastica propriocettiva del piede con molte sedute alla settimana e camminare il più possibile a piedi nudi.

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