Strategie Alimentari: idratazione e alimentazione salutare

Per parlare di strategie alimentari si deve partire dalla differenza tra cosa differenzia l’idratazione (bere) e l’alimentazione (mangiare).

Prima di parlare di strategie alimentari ricordatevi di idratarvi

In merito all’idratazione dobbiamo considerare che l’acqua viene assorbita dal nostro corpo senza subire trasformazioni intermedie. Invece con l’alimentazione, quando il cibo è di qualità, viene trasformato per permetterci di avere una buona combustione e il fatidico avanzamento dei nostri piedi. Quando invece assumiamo “cibo spazzatura” (dall’inglese Junk Food) questo viene depositato direttamente sotto forma di grasso.

Assorbire  acqua e trasformare cibo sono meccanismi che accadono ogni giorno nel nostro corpo e quest’aspetto assume per lo sportivo (e non) un significato particolare. L’acqua fornisce un meccanismo di protezione dal surriscaldamento. Quando sudiamo infatti, il nostro corpo si copre di gocce d’acqua salata che, evaporando, assorbono molta energia e contribuiscono a disperdere il calore in eccesso. Nell’uomo questa caratteristica preserva da situazioni problematiche, come la disidratazione durante l’estate (calore specifico) o durante un’intensa attività sportiva, dando vita a una richiesta di acqua per le zone periferiche del nostro corpo e togliendola dalle riserve più importanti, come l’intestino. Il recupero del giusto “turgore” osmotico dell’acqua nel corpo è la prima preoccupazione dello sportivo per determinare l’attività fisica senza danni.
Non avere la giusta quantità di acqua nel proprio corpo determinerà nel tempo innumerevoli problematiche infiammatorie e di conseguenza malattie degenerative.

Per parlare di strategie alimentari si deve partire dalla differenza tra cosa differenzia l’idratazione (bere) e l’alimentazione (mangiare).

STRATEGIE ALIMENTARI: QUALI ASPETTI CONSIDERARE?

Parlando di alimentazione e strategie alimentari, molti sono gli aspetti su cui ci si può soffermare.
Personalmente, quando parlo di cibi e di buona alimentazione, mi piace fare riferimento sia al Ph di ogni singolo prodotto.
Ognuno ha una sua individualità e, nonostante ci sia molta letteratura in merito alle strategie alimentari, non bisogna affidarsi a tabelle precompilate!

Spendendo alcune parole sull’alimentazione del gruppo sanguigno, questo è  basato sull’utilizzo di alimenti freschi, naturali e tradizionali, associati al gruppo sanguigno. Il naturopata americano James D’Adamo ha sperimentato la correlazione tra cibo e sistema immunitario per la prima volta nel 1957.

Per quello che riguarda la mia esperienza sia come medico, sia come  esperta di Omotossicologia, propongo un regime alimentare personalizzato. La base della scelta è prescrivere un regime alimentare sostenibile e adeguato alle caratteristiche di ogni singolo paziente e al proprio stile di vita.

Seguendo le suddette regole, oltre all’effetto di nutrirsi in modo sano, si assume cibo di qualità che funge come un “potente farmaco naturale” atto a stimolare il nostro sistema immunitario.
Una strategia alimentare corretta infatti, supporta la prevenzione e la regolazione di molte patologie (soprattutto a carico del sistema cardiocircolatorio) e la formazione di molti tumori.

L’ALIMENTAZIONE PERSONALIZZATA LA MIGLIORE STRATEGIA

In questi anni mi è capitato di leggere e sentir parlare di tante strategie alimentari standard, anche supportate da fondamenta scientifiche. L’esperienza dimostra che la migliore alimentazione sia quella individuale e personalizzata che sia sopportabile per chi la pratica, rispetti le caratteristiche uniche di stile di vita e le origini del paziente, senza trascurare l’aspetto emotivo del momento.

Alimentarsi e idratarsi ricordando di eseguire attività fisica che stimoli i propri piedi

Ad accompagnare una buona idratazione e una corretta alimentazione deve esserci una adeguata attività aerobica. Il suggerimento è praticare attività fisica aerobica di camminata o corsa per almeno cinque giorni a settimana in spazi aperti in mezzo alla natura. In questo modo, oltre a supportare e velocizzare il raggiungimento dell’equilibrio naturale del proprio corpo, si permette ai nostri piedi di eseguire la loro funzione di pompa venosa periferica e, di conseguenza, allungare le nostre prospettive di vita in salute.

Buona vita a tutti vuoi

Strategie Alimentari
Strategie Alimentari

Per parlare di strategie alimentari si deve partire dalla differenza tra cosa differenzia l’idratazione (bere) e l’alimentazione (mangiare).

Prima di parlare di strategie alimentari ricordatevi di idratarvi

In merito all’idratazione dobbiamo considerare che l’acqua viene assorbita dal nostro corpo senza subire trasformazioni intermedie. Invece con l’alimentazione, quando il cibo è di qualità, viene trasformato per permetterci di avere una buona combustione e il fatidico avanzamento dei nostri piedi. Quando invece assumiamo “cibo spazzatura” (dall’inglese Junk Food) questo viene depositato direttamente sotto forma di grasso.

Assorbire  acqua e trasformare cibo sono meccanismi che accadono ogni giorno nel nostro corpo e quest’aspetto assume per lo sportivo (e non) un significato particolare. L’acqua fornisce un meccanismo di protezione dal surriscaldamento. Quando sudiamo infatti, il nostro corpo si copre di gocce d’acqua salata che, evaporando, assorbono molta energia e contribuiscono a disperdere il calore in eccesso. Nell’uomo questa caratteristica preserva da situazioni problematiche, come la disidratazione durante l’estate (calore specifico) o durante un’intensa attività sportiva, dando vita a una richiesta di acqua per le zone periferiche del nostro corpo e togliendola dalle riserve più importanti, come l’intestino. Il recupero del giusto “turgore” osmotico dell’acqua nel corpo è la prima preoccupazione dello sportivo per determinare l’attività fisica senza danni.
Non avere la giusta quantità di acqua nel proprio corpo determinerà nel tempo innumerevoli problematiche infiammatorie e di conseguenza malattie degenerative.

Per parlare di strategie alimentari si deve partire dalla differenza tra cosa differenzia l’idratazione (bere) e l’alimentazione (mangiare).

STRATEGIE ALIMENTARI: QUALI ASPETTI CONSIDERARE?

Parlando di alimentazione e strategie alimentari, molti sono gli aspetti su cui ci si può soffermare.
Personalmente, quando parlo di cibi e di buona alimentazione, mi piace fare riferimento sia al Ph di ogni singolo prodotto.
Ognuno ha una sua individualità e, nonostante ci sia molta letteratura in merito alle strategie alimentari, non bisogna affidarsi a tabelle precompilate!

Spendendo alcune parole sull’alimentazione del gruppo sanguigno, questo è  basato sull’utilizzo di alimenti freschi, naturali e tradizionali, associati al gruppo sanguigno. Il naturopata americano James D’Adamo ha sperimentato la correlazione tra cibo e sistema immunitario per la prima volta nel 1957.

Per quello che riguarda la mia esperienza sia come medico, sia come  esperta di Omotossicologia, propongo un regime alimentare personalizzato. La base della scelta è prescrivere un regime alimentare sostenibile e adeguato alle caratteristiche di ogni singolo paziente e al proprio stile di vita.

Seguendo le suddette regole, oltre all’effetto di nutrirsi in modo sano, si assume cibo di qualità che funge come un “potente farmaco naturale” atto a stimolare il nostro sistema immunitario.
Una strategia alimentare corretta infatti, supporta la prevenzione e la regolazione di molte patologie (soprattutto a carico del sistema cardiocircolatorio) e la formazione di molti tumori.

L’ALIMENTAZIONE PERSONALIZZATA LA MIGLIORE STRATEGIA

In questi anni mi è capitato di leggere e sentir parlare di tante strategie alimentari standard, anche supportate da fondamenta scientifiche. L’esperienza dimostra che la migliore alimentazione sia quella individuale e personalizzata che sia sopportabile per chi la pratica, rispetti le caratteristiche uniche di stile di vita e le origini del paziente, senza trascurare l’aspetto emotivo del momento.

Alimentarsi e idratarsi ricordando di eseguire attività fisica che stimoli i propri piedi

Ad accompagnare una buona idratazione e una corretta alimentazione deve esserci una adeguata attività aerobica. Il suggerimento è praticare attività fisica aerobica di camminata o corsa per almeno cinque giorni a settimana in spazi aperti in mezzo alla natura. In questo modo, oltre a supportare e velocizzare il raggiungimento dell’equilibrio naturale del proprio corpo, si permette ai nostri piedi di eseguire la loro funzione di pompa venosa periferica e, di conseguenza, allungare le nostre prospettive di vita in salute.

Buona vita a tutti vuoi

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