Testimonianza di una sportiva entusiasta del Metodo Lualdi

Lo sport fa parte della mia vita privata e professionale. Per un motivo o per l’altro alla fine sempre lì si cade. Ivano l’ho incontrato esattamente nel mix da sportiva “privato/professionale” quando da qualche anno avevo iniziato a praticare nuoto e corsa in modo costante. Si sente sempre dire “lo sport fa bene”. Vero, ma quanti di noi che hanno iniziato a praticarlo seriamente alla soglia dei 40 hanno poi trovato in fisioterapisti, massaggiatori, chiropratici… Fissi compagni di allenamento per rimetterci in piedi? Ivano dal canto suo ha iniziato a intervenire una volta sull’anca, un’altra sul ginocchio, senza naturalmente dimenticare il tendine d’Achille, naturalmente sempre partendo dai piedi, perché i piedi sono il centro dell’universo. Sempre una o due sedute non di più, perché le sue mani sono d’oro. Da lì la sfida di quest’anno, essere ai nastri di partenza di una nuova gara e la possibilità di sceglierlo come allenatore.

CREDI NEL METODO LUALDI

Nel Metodo Lualdi devi credere, altrimenti cambia strada, non fa per te. Ci sono allenatori da scheda via internet senza mai vederti, quelli con cui condividi un allenamento al mese per arrivare a quello quasi personale. Tutte strade diverse, tutte possono essere corrette a seconda dell’obiettivo da raggiungere. Spesso hanno una cosa in comune: sono allenatori e basta. Invece, con il Metodo Lualdi, l’atleta viene virtualmente “abbracciato” a 360 gradi.

Quali saranno gli esercizi di “domani” lo scopri solo la sera prima perché l’allenamento si basa su stato fisico, emotivo, psicologico, meteorologico, tempo a disposizione, alimentazione e rispetto. Perché il rispetto? Perché quando ti senti bene e il giorno dopo avresti voglia di spaccare il mondo lui ti chiama, ti chiede come stai rispondi “alla grande” e lui con una calma olimpica risponde “bene, domani riposo!”. Ecco perché serve il rispetto. Perché senza il giorno dopo usciresti fregandotene di quanto ti ha detto. Perché l’atleta spesso pensa di saperne di più. Non siamo mica un paese di allenatori!? Nulla è scontato con il Metodo Lualdi se non una cosa: il risultato.

Buon Metodo Lualdi a tutti.

donne sportiva
donne sportiva

Lo sport fa parte della mia vita privata e professionale. Per un motivo o per l’altro alla fine sempre lì si cade. Ivano l’ho incontrato esattamente nel mix da sportiva “privato/professionale” quando da qualche anno avevo iniziato a praticare nuoto e corsa in modo costante. Si sente sempre dire “lo sport fa bene”. Vero, ma quanti di noi che hanno iniziato a praticarlo seriamente alla soglia dei 40 hanno poi trovato in fisioterapisti, massaggiatori, chiropratici… Fissi compagni di allenamento per rimetterci in piedi? Ivano dal canto suo ha iniziato a intervenire una volta sull’anca, un’altra sul ginocchio, senza naturalmente dimenticare il tendine d’Achille, naturalmente sempre partendo dai piedi, perché i piedi sono il centro dell’universo. Sempre una o due sedute non di più, perché le sue mani sono d’oro. Da lì la sfida di quest’anno, essere ai nastri di partenza di una nuova gara e la possibilità di sceglierlo come allenatore.

CREDI NEL METODO LUALDI

Nel Metodo Lualdi devi credere, altrimenti cambia strada, non fa per te. Ci sono allenatori da scheda via internet senza mai vederti, quelli con cui condividi un allenamento al mese per arrivare a quello quasi personale. Tutte strade diverse, tutte possono essere corrette a seconda dell’obiettivo da raggiungere. Spesso hanno una cosa in comune: sono allenatori e basta. Invece, con il Metodo Lualdi, l’atleta viene virtualmente “abbracciato” a 360 gradi.

Quali saranno gli esercizi di “domani” lo scopri solo la sera prima perché l’allenamento si basa su stato fisico, emotivo, psicologico, meteorologico, tempo a disposizione, alimentazione e rispetto. Perché il rispetto? Perché quando ti senti bene e il giorno dopo avresti voglia di spaccare il mondo lui ti chiama, ti chiede come stai rispondi “alla grande” e lui con una calma olimpica risponde “bene, domani riposo!”. Ecco perché serve il rispetto. Perché senza il giorno dopo usciresti fregandotene di quanto ti ha detto. Perché l’atleta spesso pensa di saperne di più. Non siamo mica un paese di allenatori!? Nulla è scontato con il Metodo Lualdi se non una cosa: il risultato.

Buon Metodo Lualdi a tutti.

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